INTERVISTA AL CORRIERE DI VITERBO
Questa è l'intervista rilasciata qualche giorno fa al Corriere di Viterbo che non è stata pubblicata.
Il Movimento 5 Stelle aspira al
“colpo grosso” anche nel Comune di Tuscania. Fabio Rossi, candidato portavoce Sindaco ci spiega il progetto che la lista del M5S ha intenzione di attuare. Un
programma partecipato e condiviso, frutto di mesi di lavoro sul territorio.
Quali sono i principali problemi da
affrontare per Tuscania
?
Uno dei problemi
maggiormente sentito da tutti noi cittadini è quello del lavoro. Un Comune, pur
non avendo molto potere decisionale sotto questo punto di vista, può comunque
agire per cercare di incrementare nuovi posti di lavoro. Crediamo che azionando
un serio progetto, capace di coinvolgere l’intera comunità nei diversi settori
illustrati nel nostro programma, si possa creare sviluppo a beneficio del
territorio. Per esempio ciò è possibile per il turismo e l’agricoltura, se come
cabina di regia c’è un Comune che favorisce le produzioni locali e la
promozione di un marchio di Denominazione Comunale. Anche la raccolta dei
rifiuti può diventare una risorsa per l’intera cittadina: attuando un sistema
integrato di raccolta differenziata porta a porta, in sinergia con i centri di
riuso e riciclo, possiamo portare nuove occupazioni e risparmio per le casse
comunali a medio-lungo termine, preservando allo stesso tempo l’ambiente.
Altre proposte che sono incluse nel
vostro programma?
Riteniamo fondamentale
ridurre ogni tipo di spreco o spesa non necessaria. Ad esempio punteremo sull’efficienza
energetica: per limitare le ingenti spese di illuminazione e riscaldamento dei
locali comunali aderiremo a progetti già adottati con successo in altri paesi.
L’ottimizzazione delle risorse materiali ed umane dovrà andare di pari passo con
l’erogazione di servizi migliori e nuovi. Avremo un occhio di riguardo per le
politiche sociali, specialmente per giovani e anziani, che andranno coinvolti
in progetti inclusivi. Il principio che attueremo in ogni scelta amministrativa
sarà quello del “buon padre di famiglia”. Nessuno dovrà rimanere indietro e
tutti dovranno essere coinvolti tramite l’istituzione di una Consulta cittadina.
Quello che vorremmo sposassero i tuscanesi il 25 maggio è una sorta di patto
territoriale sottoscritto da eletti ed elettori, capace di portare benefici non
indifferenti e migliorare il senso di comunità già esistente. Siamo consapevoli
che l’esempio debba partire da noi ed è per questo motivo che dimezzerò la mia
indennità di Sindaco, parte della quale andrà ad alimentare un fondo da
destinare alla cittadinanza, sull’esempio dei nostri rappresentanti in Regione
e Parlamento.
Parlate spesso di partecipazione dei
cittadini, come pensate di stimolarla ed attuarla?
Rendendo ogni azione
amministrativa trasparente e facilmente accessibile. Solo portando
l’informazione nelle case di tutti i tuscanesi possiamo rendere i cittadini
liberi ed autonomi di valutare l’operato dei propri rappresentanti nelle
istituzioni. In ogni caso manterremo sempre alta la comunicazione
“tradizionale”, il Comune sarà costantemente aperto al dialogo e al confronto
diretto con il cittadino.
Perché i tuscanesi dovrebbe dare la
fiducia al M5S?
I tuscanesi devono avere il
coraggio di staccarsi definitivamente da tutte quelle logiche partitiche e
clientelari che hanno tenuto sotto scacco Tuscania negli ultimi 25 anni. I
personaggi politici che si propongono come risolutori dei problemi attuali sono
gli stessi che, anni fa, questi problemi li hanno creati. Vanno fatte scelte
importanti e solo un soggetto politico nuovo come il M5S può portare avanti con
credibilità tali azioni. Il mio appello in particolare va ai giovani e agli
anziani: non lasciatevi imbrigliare da futili “ricatti” psicologici, uniamo le
forze, l’esperienza dei più grandi e la voglia di fare dei giovani. Cambiamo
questo paese per non essere costretti a cambiare paese!
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