RACCOLTA DIFFERENZIATA, SOTTOSCRIVIAMO L'ACCORDO ANCI-CONAI

Entro l’autunno del 2013 l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) deve ridefinire i termini degli accordi con il CONAI, il consorzio nazionale degli imballaggi. Questo accordo, se profondamente rivisto, potrebbe portare ingenti risorse economiche ai comuni per finanziare i servizi di raccolta dei rifiuti permettendo una revisione della tassazione nei confronti dei cittadini. Nel nostro caso, visto che ci accingeremo ad iniziare la raccolta differenziata, significherebbe avere più introiti derivanti dal riciclo, maggiori risorse da adibire al perfezionamento del sistema di raccolta e la conseguente e fattiva possibilità di rimodulare le tariffe Tares (o i vari acronimi che prenderanno il suo posto). L’iniziativa è intrapresa dall’Associazione dei Comuni Virtuosi che ha elaborato uno specifico dossier, che entra nel merito dei conti del settore, e indica proposte che potrebbero portare agli enti locali rilevanti risorse economiche in questo periodo di crisi.
I comuni italiani, infatti, si trovano in condizioni di grande difficoltà economica: da un lato i continui tagli dei trasferimenti statali e regionali rendono sempre più difficile garantire livelli minimi di servizi per cittadini, dall’altro le norme di indirizzo dell’UE e quelle nazionali, anche nel settore della raccolta differenziata, indicano correttamente la necessità di raggiungere obiettivi minimi di intercettazione e riciclo di materia dai rifiuti. Questi servizi hanno evidentemente dei costi importanti che, se non compensati da adeguati corrispettivi per vendita degli imballaggi, rischiano di ricadere unicamente nelle bollette di famiglie e imprese.

Gli imballaggi costituiscono il 35-40% in peso e il 55-60% in volume della spazzatura che si produce ogni anno in Italia; per ciascuno che viene prodotto e immesso nel mercato, il produttore versa ai consorzi un contributo che dovrebbe essere trasferito ai comuni quando l’imballaggio, passando per la raccolta differenziata, viene riconsegnato ai consorzi. Sono cifre importanti che dovrebbero essere destinate a coprire i costi di raccolta e, se ben utilizzate, possono contribuire concretamente a diminuire la bolletta dei cittadini. Ma delle centinaia di milioni di euro all’anno che vengono incassate dal Sistema Conai, solo poco più di un terzo viene girato ai Comuni e queste risorse spesso non entrano neppure nelle casse comunali poiché vengono in gran parte utilizzate per pagare le piattaforme private che si occupano della preselezione di tali flussi.

Nel resto d'Europa i contributi versati dalle imprese sono infatti molto più elevati e comprendono il rimborso dei costi di preselezione. Solo allineando i contributi nazionali con quelli degli altri paesi europei sarà possibile sostenere anche in Italia una gestione di questi servizi efficiente e sostenibile. Se si aumentano le quote di riciclo e si crea un mercato per le materie prime-seconde, si apriranno importanti prospettive occupazionali. Si calcola che una raccolta differenziata efficiente e diffusa potrebbe generare almeno 200.000 nuovi posti di lavoro distribuiti capillarmente in tutto il Paese.

Per tutti questi motivi e per altri che potete leggere nel dossier, come attivisti del Movimento 5 Stelle di Tuscania invitiamo la nostra amministrazione comunale, qualora non lo avesse già fatto, a sottoscrivere la petizione per ridefinire gli accordi ANCI-CONAI in scadenza a fine 2013 (l’istanza è consultabile qui). Specifichiamo che tale firma ha costo zero e che se venisse approvata in sede nazionale tutti i soggetti ne trarrebbero vantaggi, in primis i cittadini.

APPROFONDIMENTI

ISTANZA DI INVITO ALL'AMMINISTRAZIONE

SINTESI ACCORDO ANCI-CONAI

MODELLO DI DELIBERA PER ADESIONE

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