RISPOSTA AL SINDACO SULLA QUESTIONE INDENNITA'

“Con la sua risposta l’amministrazione comunale conferma, forse inconsapevolmente, di aver preso in giro i cittadini presenti all’incontro pubblico sulla Tares di giovedì 24 ottobre. Infatti, senza neanche accorgersene il sindaco Massimo Natali ha inanellato una serie di gaffe e di confessioni involontarie. Prova ne è la fantomatica delibera di giunta n°207 (al momento delle nostre richieste non pubblicata), che si sostiene essere stata emanata, guarda caso, proprio quel 24 ottobre. Peccato che anche gli uffici comunali non ne fossero a conoscenza. Sempre nella delibera si prevede una rinuncia alle indennità per i prossimi due mesi di novembre e dicembre. E l’intero anno tanto sbandierato con toni trionfalistici quanto arroganti di fronte ai cittadini presenti? Qualche volta viene da pensare che fare spot elettorali sia il vero obiettivo da raggiungere per questa giunta, che, ricordiamo, ha sollevato per prima la questione stipendi, forse pensando che la dichiarazione sensazionalistica non venisse in seguito verificata. 

Tralasciamo i richiami al passato e alle mancate percezioni di indennità per gravi problemi finanziari dell’ente, perché rinunciare allo stipendio non è né una colpa né un atto dovuto. È semplicemente un atto politico, fatto per dare il buon esempio e per manifestare la propria vicinanza ai cittadini stremati sempre più dall’alta tassazione. Scelta che da sempre fa il Movimento 5 Stelle di cui il primo cittadino si riempie molto spesso la bocca, portando, anche qui inconsapevolmente, luce sui meriti dei nostri eletti nelle istituzioni. Invitiamo, infatti, il sindaco Natali ad accendere il computer e visitare il sito del M5S Lazio. Potrà vedere con i suoi occhi come gli eletti alla Regione rinuncino alla maggior parte dello stipendio, trattenendo per loro 2700 euro, oltre a rinunciare a molti altri privilegi. Se vuole prendere spunto, invece, può anche visitare la sezione in cui sono caricate mensilmente le buste paga dei consiglieri, la rendicontazione delle somme trattenute in base alle spese effettuate e giustificate, e copia del bonifico delle somme accantonate nel fondo regionale del M5S, che conta versamenti di circa 50.000 euro al mese. Ricordiamo peraltro che l’obbligo di pubblicare i propri compensi spetta anche alla nostra amministrazione, come stabilito dal Dlgs 33/2013. 

Non v’è dubbio che quell’“indicibile pressappochismo” di cui parla Natali lo abbia travolto in pieno, come sulla questione arsenico, ancora una volta tirata in ballo, nonostante si conoscano benissimo le responsabilità di Comune e Regione. Magari potrebbe approfittare per informare i tuscanesi su un argomento “così delicato” per l’amministrazione solo a parole. I fatti, purtroppo, certificano altro”.

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