ELEZIONI PROVINCIALI FARSA


Quando si parla di coerenza politica il Movimento 5 Stelle non manca mai ed è per questo che, alle ormai vicine elezioni provinciali, gli  11 consiglieri comunali della Tuscia chiamati ad esprimersi non voteranno.Con questo gesto vogliamo ribadire con forza il principio di coerenza di fondo che il Movimento 5 Stelle ha sempre avuto nelle proprie azioni. Siamo sempre stati per una reale soppressione delle province che consentirebbe un risparmio di quasi 2 miliardi di euro l’anno e per questo non abbiamo mai presentato alcuna candidatura alle elezioni provinciali sostenute sino ad oggi.In Parlamento ne abbiamo proposto l’abolizione, e la proposta è stata boicottata da tutti i partiti, nessuno escluso.Contrarietà ancora più accentuata con la pseudo riforma di Renzi che di fatto abolisce solo lo strumento democratico delle elezioni dirette da parte dei cittadini; a nominare i rappresentanti provinciali, infatti, saranno i sindaci e i consiglieri comunali di tutti i comuni della provincia, chiamati a votare fra loro stessi: casta che elegge casta! Una riforma, il ddl Delrio, criticata anche dalla Corte dei Conti che ha sempre allertato il Parlamento certificando che con questa legge e il conseguente moltiplicarsi di enti, i costi lieviteranno.
Sono 11 complessivamente i consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle che compattamente hanno preso questa decisione: 4 a Canepina, 3 a Monterosi, 1 a Viterbo, Tarquinia, Tuscania e Civita Castellana.Nessuno di loro ritirerà la scheda. Non vogliamo partecipare all’ennesima presa in giro dei cittadini e soprattutto non vogliamo partecipare alle solite bagarre politiche del “poltronificio” che ormai da settimane occupano le testate locali e che hanno la sola finalità di piazzare in posti strategici politici, parenti e amici ammanicati, nonché a provvedere alle loro nomine in aziende partecipate ed altre controllate.Preferiamo dedicare il nostro tempo a battaglie che toccano realmente e quotidianamente i cittadini come la gestione del servizio idrico o l’imu sui terreni agricoli solo per citare due esempi recenti.


Il consigliere comunale di Tuscania
Il consigliere comunale di Tarquinia
Il consigliere comunale di Viterbo
Il consigliere comunale di Civita Castellana
I consiglieri comunali di Canepina
I consiglieri comunali di Monterosi


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