INSTALLAZIONE PALE EOLICHE A TUSCANIA, ANCHE LA REGIONE LAZIO DICE “NO”
Il
9 dicembre scorso si è tenuta, presso la VI Commissione del Consiglio Regionale
del Lazio, un’audizione in merito all’installazione delle pale eoliche sul
territorio di Tuscania.
Soddisfatto dell’esito
il M5S di Tuscania
che, pur essendo da sempre favorevole alle energie alternative non speculative,
ha visto confermata, da parte dei tecnici regionali e delle varie forze
politiche presenti, la contrarietà unanime al progetto. Risultato ottenuto senza la necessità di porre quei vincoli che, come
più volte da noi sottolineato, avrebbero complicato la vita agli agricoltori ed
ai residenti delle zone interessate.
All’incontro erano presenti
i portavoce M5S di Comune e Regione, Fabio Rossi e Silvia Blasi, che hanno avuto conferma da parte
del dirigente dell’Area Ambiente e Via (Valutazione Impatto Ambientale) della
Regione, Aldo Palombo, delle numerose
lacune progettuali e procedurali. Anomalie sollevate più volte sia in commissione
che in consiglio comunale dal nostro portavoce Rossi e nello specifico riguardanti
la mancanza della valutazione d’incidenza, trattandosi di zone in continuità
con SIC (Siti di Importanza Comunitaria) e
ZPS (Zone Protezione Speciale).
Nel
suo intervento, la nostra portavoce regionale si è soffermata sull’importanza
delle fonti rinnovabili non speculative e sul ruolo che esse svolgono nello svincolarci
dalle fonti fossili (centrali di Montalto e Civitavecchia), che attualmente
rappresentano nel nostro territorio un polo energetico molto significativo. “La Tuscia - ha spiegato la Blasi - ha già dato tanto sia per le fonti fossili
che per le energie rinnovabili; inoltre è assodato che questi mega impianti non
portino ricchezza sul territorio: Montalto con l'impianto fotovoltaico tra
i più grandi d'Europa ne è un esempio, dato che le ditte del territorio che
hanno eseguito i lavori per conto delle multinazionali straniere non sono state
ancora retribuite”.
“Non sussistono - concordano Rossi e
Blasi - le condizioni di dover fornire
alternative nell’ubicazione degli aerogeneratori nel territorio di Tuscania, vista
la mancanza della ventosità necessaria per rendere sostenibili tali interventi
e visti i dati statistici che evidenziano il netto calo, ormai costante, della
richiesta di energia elettrica specialmente nel centro Italia”.
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