SUL CANILE COMUNALE CONTINUANO LE GIRAVOLTE E LE SCIOCCHEZZE DI UN AMMINISTRAZIONE IMMOBILE
Nelle scorse settimane il Sindaco
Bartolacci ha rilasciato delle dichiarazioni, a nome di tutta l’amministrazione
comunale, per comunicare come la lotta al randagismo e la realizzazione di un
canile comunale non siano nei progetti della sua maggioranza in quanto prima verrebbero
le scuole e le strade. Stendiamo
ovviamente un velo pietoso su queste giustificazioni visto lo stato di
abbandono delle nostre strade che da mesi sembrano sempre più un colabrodo
(basta farsi un giro per via Canino, Via Cerasa o Via Piansano per rendersene
conto immediatamente). Ciò che è importante sottolineare è che, in qualità di
Sindaco, Bartolacci è responsabile di ogni animale vagante trovato sul nostro
territorio e in base alle normative vigenti si deve far carico del mantenimento
e di eventuali danni da essi arrecati.
Il
nostro comune ogni anno spende più di 70mila euro per il mantenimento dei cani dislocati
nei canili della Provincia e il non aver mai realizzato un canile comunale non porta
all’eliminazione di tale spesa! L’unica
conseguenza di tale immobilismo è che i soldi invece di restare nel nostro territorio,
finiscono in discutibili strutture della Provincia che non fanno nulla per
incentivare le adozioni e favorire un percorso di svuotamento dei canili. Va ricordato inoltre, che questi
costi non sono raddoppiati o triplicati negli anni, esclusivamente per merito
dell’azione dei volontari che riescono ad evitare i costi di accalappiamento e
delle rette giornaliere ospitando i cani trovati in strada, cercando il vecchio
proprietario oppure trovandone uno nuovo.
Parliamo di quasi 300mila euro risparmiati per le casse comunali senza alcun
intervento o aiuto dell’attuale amministrazione comunale.
Ciò che andava fatto ormai lo
sosteniamo da anni (essendo l’unica forza politica che si è espressa sempre
coerentemente su questo argomento) e siamo stanchi di sentire tante sciocchezze
su questo argomento. Sciocchezze che hanno
causato un potenziale danno economico per l’ente di circa 70mila euro tra
finanziamenti regionali non sfruttati, decreti ingiuntivi e spese progettuali
di un canile comunale (mai nato) approvato nel 2014 con i voti degli stessi
componenti dell’attuale maggioranza, che con il cambio di poltrona hanno
cambiato anche idea.
Sarebbe bastato rimodulare quel
progetto (se veramente non condiviso) ed ora
avremmo un canile comunale in grado di portare ricchezza nel territorio, occupazione,
riduzione dei costi, ampliamento dei servizi sociali (Pet therapy) e attività
remunerative (agility, addestramento, pensione, tolettatura).
Invece questa amministrazione comunale,
in quasi 5 anni, è riuscito solamente a
dire no alle nostre proposte, come per esempio quella di incentivare le
adozioni dei cani per ridurre le spese mediante contributi a chi adotta,
campagne informative e utilizzo dei canali informatici per far conoscere gli
animali bisognosi di un proprietario. Un atteggiamento che non potrà non avere
ripercussioni politiche e non solo visto che anche non è mai stata data una
risposta alla nostra interrogazione presentata ad aprile 2017 (che potete
leggere qui) e che porta alla luce le tante irregolarità di gestione di una
problematica mai affrontata.
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