IMU AGRICOLA: CHIESTO IL RINVIO PAGAMENTO ANCHE PER TUSCANIA
Migliaia
di aziende agricole italiane non riusciranno a rispettare la scadenza della
prima rata dell’Imu fissata per il prossimo 10 febbraio, dopo che la seconda
sezione del Tar del Lazio ha deciso di non confermare la sospensiva del
decreto.
Il
Comune di Tuscania è stato classificato nella categoria NM, cioè non montano.
Una norma questa, che a nostro parere, rappresenta un vero e proprio salasso
imposto dal Governo, che va ad appesantire la già critica situazione economica
degli agricoltori locali. Ricordiamo infatti che a dicembre i parlamentari M5S,
durante l’approvazione della legge di stabilità, avevano presentato degli emendamenti con le dovute coperture economiche per abolire l’Imu sui terreni
agricoli. Proposte puntualmente bocciate dal Governo.
In
seguito a ricerche approfondite, abbiamo riscontrato che in diversi Comuni
italiani è stata attuata una delibera ad hoc con la quale viene posticipato il
termine di scadenza dell’Imu senza l’applicazione delle relative sanzioni, in
attesa della decisione definitiva da parte del TAR.
Prendendo
esempio da tali enti pubblici, e rafforzati dalle molteplici segnalazioni di
agricoltori che non riusciranno a versare questo ennesimo balzello, il M5S di
Tuscania ha presentato apposita mozione oggi 9 febbraio (potete leggerla qui) per sollecitare la
maggioranza a prendere in considerazione l’adozione della medesima strategia,
posticipando il pagamento di tale imposta alla data del 20 giugno 2015, andando
così incontro alle esigenze degli agricoltori.
Commenti
Posta un commento
Il tuo commento è stato inviato con successo!