LE TASSE AUMENTANO... E I SERVIZI?
Una
cosa è certa, siamo uno dei paesi ai primi posti. Sarebbe una bella notizia se
non fosse che il primato è dovuto all’alta tassazione richiesta ai tuscanesi. Entro
qualche giorno (24 gennaio) dovremo metterci in fila per pagare l’ennesima
tassa che rafforzerà ancor più questa triste leadership. Stiamo parlando della
mini-Imu che Tuscania, insieme ad altri 14 comuni su 60 della Tuscia, dovrà
pagare quest’anno con un’aliquota superiore allo 0,4%.
Come potete vedere nella
lista delle statistiche da noi redatte, Tuscania è nei primi tre posti sia per
quanto riguarda l’aliquota della prima casa (5,00 x mille) sia per quella della
seconda casa (10,60 x mille). Secondo le stime della Cgia di Mestre, sulla
prima casa si continuerà a pagare tra i 71 e i 104 euro. In sostanza, il 60%
dell’aumento Imu deciso dai Comuni sull’abitazione principale sarà pagata dallo
Stato, il 40% dai contribuenti. Tutto questo, teniamo a precisare, nonostante
la nostra amministrazione abbia avuto tempo fino al 9 dicembre 2013 per rivedere
le aliquote e riportarle alle percentuali statali.

A
tal proposito diverse sono le proposte da noi portate avanti, tra queste i 10 suggerimenti per alleggerire il peso della Tares, l'invito a partecipare alla rinegoziazione dell'accordo Anci-Conai, la valutazione di non
esternalizzare quei servizi che diminuiscono le entrate comunali, l’ottimizzazione delle risorse umane comunali per svolgere
servizi di pubblica utilità, la non esternalizzazione di servizi fondamentali
come la raccolta differenziata, la lotta agli affitti in nero
(specialmente nel centro storico) e agli abusi edilizi. Più volte però abbiamo
trovato un muro di gomma, soprattutto per quel che riguarda la richiesta di una
maggiore trasparenza nella comunicazione, esempio ne sono i discutibili, per
noi, utilizzi di soldi pubblici, come l’ultimo finanziamento regionale sul quale
non è stato dato alcun chiarimento o i finanziamenti per la raccolta
differenziata, di cui abbiamo chiesto spiegazioni mesi fa. Ciò per ricordare
che l’attuale amministrazione, nonostante a parole dica di cercare il
confronto, in realtà non ha mai appoggiato il nostro spirito propositivo
dimostrato nel tempo e con i fatti, ma ha sempre preferito buttarla sulla bagarre
politica trincerandosi dietro al solito e vecchio modo di fare politica, che
ormai ha stancato tutti. È ora di andare oltre!
Commenti
Posta un commento
Il tuo commento è stato inviato con successo!