ECOCENTRO: UN ESEMPIO DA SEGUIRE A PORTATA DI MANO

Con la realizzazione
dell’ecocentro, speriamo quanto mai rapida, Tuscania avrà finalmente una
struttura in cui i cittadini potranno conferire tutti i tipi di rifiuti
differenziati, nonché altre varie tipologie quali elettrodomestici o pile
usate. Questo deve essere il primo passo verso quella raccolta differenziata
promessa da anni, ma mai avveratasi con successo. Ora, proprio perché
abbiamo a cuore il tema dei rifiuti,
gradiremmo un’informazione quanto più possibile completa sui tempi e i modi
della realizzazione sia dell’ecocentro che della raccolta differenziata.
Analizzeremo
questo tema con altri successivi articoli di approfondimento perché si tratta
di un punto centrale non solo degli ecologisti, ma di tutti i tuscanesi affetti
da "buona volontà".
Il
servizio di raccolta differenziata è un passaggio fondamentale, da cui non si
può prescindere. La maggioranza dei comuni della Tuscia lo ha già analizzato,
elaborato e attuato da tempo mentre a Tuscania la sua realizzazione tarda ancora
ad arrivare. Il tema dei rifiuti è prioritario non solo dal nostro punto di
vista etico, ma soprattutto perché tramite una virtuosa gestione dei rifiuti si
riescono ad abbattere i costi di smaltimento, ad evitare le multe dell’Unione
Europea e inoltre si fa una scelta eco-sostenibile in grado di lasciare ai
nostri figli un mondo migliore.
A
tal proposito, per essere propositivi e per far comprendere gli esempi virtuosi
ai quali aspiriamo, vogliamo mettere a conoscenza dell’amministrazione, qualora
non lo sapesse, e dei cittadini tutti, un progetto che ha avuto successo e che
è stato realizzato in un paese a noi vicino: Caprarola.
Il paese sul lago di
Vico ha avviato circa un anno fa dei progetti legati al tema dei rifiuti stimolando la formazione di percorsi integrati
con i bambini delle elementari e i ragazzi delle medie (che di rimando
sensibilizzano le rispettive famiglie), pieghevoli a tema, punti informativi
negli uffici comunali e nei luoghi pubblici che hanno portato in soli 4 mesi
alla percentuale del 61,70 % di raccolta differenziata.

Questo, per esempio,
è un modello semplice da attuare, virtuoso e con un valore socialmente
importante perché differenziare i rifiuti ha creato 6 nuovi posti di lavoro.
Il
ruolo dell’ecocentro è fondamentale ed è il perno su cui ruota anche
l’eventuale successo di una raccolta differenziata. Ora ciò che chiediamo
all’Amministrazione Comunale è sapere quale sarà la metodologia di gestione
dell’impianto. Verrà gestito in proprio o affidato a terzi? Noi speriamo in una
scelta di buon senso che ricalchi quella fatta a Caprarola portando ricchezza
economica e sociale all’interno della nostra comunità. Inoltre, come prevede il Testo unico
ambientale (D.Lgs 152/2006), all’interno di una struttura fondamentale come
l’ecocentro è necessaria la presenza di personale formato e adeguatamente
addestrato a svolgere tutte quelle mansioni previste quali, ad esempio,
sorvegliare che tutte le procedure vengano rispettate, compilare gli appositi
elenchi di carico e scarico ed occuparsi della movimentazione degli ingombranti
nonché mantenere l’area pulita e idonea al conferimento dei rifiuti da parte
dei cittadini. Importante sarebbe anche sapere se da parte dell’amministrazione
verranno attuate quelle operazioni di registrazione della quantità di rifiuto
conferito nell’ecocentro per poter così concedere ai cittadini “virtuosi”
sgravi sulla bolletta e quindi sulla famigerata “Tares”, che andrà a gravare
non poco sulle tasche di tutti noi.
In
attesa di risposte e chiarimenti sulla questione, ci auspichiamo che la
programmazione a lungo termine, l’organizzazione ed il buon senso prevalgano
nelle scelte dell’amministrazione comunale. Vogliamo che la nostra Tuscania si
avvicini il più possibile agli esempi citati perché una tale scelta porterebbe
all’intera comunità una seria infinita di vantaggi.
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