REDDITO DI CITTADINANZA: SI CONTINUA A PERDERE TEMPO?
Torniamo ad occuparci dei 140
percettori del Reddito di Cittadinanza a Tuscania dopo oltre 2 mesi dall’invio al Sindaco Bartolacci dell’istanza volta a sollecitare l’Amministrazione all’attivazione dei Progetti Utili per la Collettività (PUC). I beneficiari del
Reddito di Cittadinanza, infatti, sono tenuti a partecipare a progetti definiti
dai rispettivi comuni utili alla collettività in ambito culturale, sociale,
artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, mettendosi a
disposizione da un minimo di 8 ore settimanali fino ad un massimo di 16 ore
settimanali.
Nell’ambito dell’attuazione del
Reddito di Cittadinanza, ai comuni, che competono funzioni amministrative e
organizzative e possono avvalersi di soggetti del terzo settore per predisporre
i Puc, sono state assegnate cospicue risorse inerenti il “Fondo Povertà” per il
rafforzamento degli interventi e dei servizi sociali. Sono ormai sempre di più
i comuni che si sono attivati o lo stanno facendo in questi giorni per
utilizzare questa enorme potenzialità di risorse umane per la propria
collettività.
E il Comune di Tuscania cosa fa? Rimane immobile dopo i ripetuti
solleciti nostri e di tutta la cittadinanza che, anche attraverso i social,
hanno manifestato il proprio disappunto per il non operato della Giunta
Bartolacci. Vi è di più perché, contravvenendo ai termini di 30 giorni
imposti dal regolamento comunale, non si degna minimamente neanche di dare una
risposta all’istanza presentata, e di conseguenza, all’intera comunità tuscanese.
Non si può aspettare ulteriore tempo e tacere di fronte a tale immobilismo
che sta generando enormi danni in un territorio che avrebbe enorme bisogno di
persone volenterose disposte a dare una mano al proprio Comune. Cura delle
aree verdi, pulizie locali comunali, piccole manutenzioni, progetti educativi e
di sicurezza e tanti altri tipi di attività che servirebbero molto al nostro
paese. Ricordiamo che parliamo di un
ipotetica forza lavoro per il nostro territorio che va dalle 1.120 ad un
massimo di 2.240 ore settimanali. Un enorme potenzialità da utilizzare per
promuovere l’inclusione sociale e dare un valore aggiunto ai tuscanesi tutti,
migliorandone la qualità della vita.
Facciamo un ultimo appello a tutte le forze politiche e agli uomini e
alle donne che compongono l’attuale Consiglio Comunale: portate alla prossima
seduta consiliare l’istanza presentata a settembre sottoforma di mozione di
indirizzo e recuperate il tempo e la credibilità perdute. A chiedervelo
sono i tuscanesi che sono stanchi di una politica di sole parole e di pagare
tasse su tasse per vivere quotidianamente nelle critiche situazioni in cui si
trova ogni quartiere di Tuscania.
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