L'IMPROVVISAZIONE E LE REGOLE
Ore
18 del 21 ottobre 2019, sala consiliare dove aspettano diversi
cittadini per assistere ai lavori del Consiglio Comunale.
Trascorrono
pochi minuti e la Presidente del Consiglio, insieme alla Segretaria,
entrano in aula e prendono posto, seguite da tre dei quattro
Consiglieri di minoranza e dal Sindaco. La Segretaria fa l’appello
e viene verificato che manca il numero legale. Il clima sembra
rilassato, anche se dai banchi della minoranza si fanno notare alcune
particolarità che al pubblico sembrano sconosciute. Va detto che
questa seduta è stata la prima convocazione, e che già la seconda è
stata prevista per il giorno successivo alla stessa ora. Strana ed
inusuale, ma soprattutto poco comprensibile questa modalità adottata
dalla Presidenza! Da quello che si dicono i consiglieri, e che
risulta difficile comprendere dalle seggiole del pubblico, per i toni
di voce bassi e quasi confidenziali, sembra che già si sapesse che
diversi Consiglieri non sarebbero stati presenti e per questo era
stata prevista una seconda convocazione.
Non sembra utile qui entrare
in una questione che avrebbe dovuto essere già definita in assemblea
dei capigruppo, ma invece desta qualche perplessità la modalità
seguita in modo molto informale, per aprire, fare l’appello,
definire presenze e assenze, chiudere dopo una discussione che non si
capisce a quale titolo sia stata fatta dai Consiglieri di minoranza e
dal Sindaco e Presidente del Consiglio. Il regolamento del Consiglio
comunale (art. 43, co.5) recita: “Il Consigliere comunale decade
altresì dalla carica quando, senza giustificati motivi, non
interviene a tre sedute consiliari consecutive." e all’appello
risultavano assenti diversi consiglieri di minoranza e maggioranza.
Però la Presidente del Consiglio, quando all’appello risultava
assente un Consigliere, non ha pronunciato alcuna frase del tipo “è
stata presentata regolare giustificazione”. Questa formalità
avrebbe permesso alla Segretaria di verbalizzare l’assenza come
giustificata o ingiustificata. Quindi i Consiglieri assenti
potrebbero essere assenti ingiustificati, o avere inviato regolare
comunicazione, ma la stessa non ha avuto riscontro nel processo
verbale.
Da queste improvvisazioni che la Presidenza ha adottato con
estrema disinvoltura, senza alcun intervento del Sindaco e della
Segretaria, ma senza alcuna obiezione da parte dei Consiglieri di
minoranza, chi era intervenuto per seguire i lavori non può che
restare colpito negativamente. In nome della trasparenza di cui tanti
si riempiono la bocca, sarebbe stato almeno corretto far sapere
perché un Consiglio comunale al quale erano intervenuti diversi
cittadini, non ha avuto il numero legale, e soprattutto se le assenze
erano giustificate o meno. Domani possiamo scommettere che le assenze
risulteranno tutte giustificate, ma sarebbe stato corretto se le
giustificazioni fossero state dichiarate e verbalizzate seduta
stante. Anche perché vedere alcuni degli assenti in giro per il
paese subito dopo che i Consiglieri presenti avevano lasciato l’aula
può far sorgere qualche dubbio.
M5S Tuscania
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